Capisco il discorso dello sviluppatore su X, cioè che la mira assistita ora è “più debole ma in realtà migliore” perché prima rallentava troppo e finiva per ostacolare chi usava il controller.
Però, se ci pensiamo, questo è comunque un miglioramento a favore della mira assistita: anche se l’hanno resa meno aggressiva, l’hanno resa più efficace, e quindi più performante nelle situazioni reali di combattimento.
È proprio questo il punto del mio feedback:
se si continua ad “ottimizzare” la mira assistita per renderla sempre più fluida, più reattiva e più naturale, alla fine si finisce inevitabilmente per avvicinarla a un aimbot mascherato, come purtroppo è già successo in altri giochi popolari.
Non sto dicendo che siamo a quel livello, ma la tendenza è chiara, e secondo me è importante fermarsi prima che l’equilibrio salti.
A mio parere, in un gioco come Battlefield – che ha sempre premiato il controllo della periferica e la mano del giocatore – la mira assistita dovrebbe essere molto limitata o comunque bilanciata con estrema precisione, perché rischia di creare uno svantaggio per chi usa mouse e tastiera.
Un’idea possibile potrebbe essere:
ridurre ulteriormente la mira assistita per i giocatori più forti (pro player o utenti con determinate statistiche),
mantenerla un po’ più utile solo per i giocatori occasionali, che senza un aiuto leggero si troverebbero troppo penalizzati.
Così si eviterebbe da un lato che i giocatori più esperti con controller abbiano un vantaggio artificiale, e dall’altro non si rovinerebbe l’esperienza dei giocatori meno abituati, che comunque hanno bisogno di un minimo di supporto.
Lo scopo non è togliere qualcosa a chi usa controller, ma preservare l’equilibrio generale tra le due periferiche ed evitare che si crei una situazione in cui chi usa mouse e tastiera viene penalizzato da assistenze sempre più intelligenti e performanti.