Battlefield 6?
Premetto che sono un fan di vecchia data. Ho amato Battlefield anche nei suoi momenti peggiori, perché ci ho sempre creduto: nel suo stile, nel suo caos controllato, nel lavoro di squadra e in quel feeling unico che lo distingueva da qualsiasi altro FPS.
Ma, con tutta la sincerità possibile, Battlefield 6 oggi sembra rotto. In ogni senso.
Le hitbox sono inconsistenti, spesso non corrispondono nemmeno alla geometria dei modelli o degli oggetti.
I server laggano, e non è certo colpa della connessione (ho una linea a 2 Gbps e un ping fisso a 10 ms).
I colpi non registrano, oppure fanno danni casuali: mi è capitato di essere colpito da quattro colpi di fucile a pompa e percepirne solo uno.
A tutto questo si aggiungono una serie di bug minori ma costanti, che nel complesso distruggono il ritmo di gioco:
- compagni o nemici che ti passano attraverso e ti bloccano la visuale,
- mine e oggetti che scivolano via dopo essere stati piazzati,
- respawn sbilanciati e spesso ridicoli,
- mappe progettate male, con punti di conquista o di rientro messi a caso.
Le armi sono sbilanciate, alcuni accessori completamente rotti, e il matchmaking è a dir poco disastroso: nell’80% delle partite (Sfondamento o Conquista) il risultato è schiacciante, 900 a 0 in dieci minuti.
Dove sta il divertimento? (Che si vinca o si perda, poco importa.)
La Season 1 ha portato un nuovo mezzo… ma disponibile su una sola mappa.
Sinceramente, sembra più una presa in giro che un contenuto aggiuntivo.
Sul lato tecnico, l’uso della GPU è inspiegabilmente basso (intorno al 60%), nonostante la CPU non faccia da collo di bottiglia. Cambiare le impostazioni grafiche non influisce quasi per nulla sulle prestazioni.
E i mezzi? Volare è diventato quasi impossibile: gli RPG sembrano armi di precisione e non c’è margine di manovra.
Capisco la voglia di attirare nuovi giocatori e rendere il gameplay più accessibile, ma snaturare così Battlefield è semplicemente triste.
Le mappe sono le più piccole e meno ispirate di tutto il brand — persino Operazione Firestorm è stata rovinata.
Lo spotting è praticamente inutile: nel 90% dei casi mette il segnalino verde e non segnala proprio nulla.
Fare il cecchino era difficile, e per questo appagante.
Adesso chiunque è un campione — e non è un caso se si vedono così tanti cecchini in giro.
Provino a farlo in Battlefield 3 o 4, e vediamo se è lo stesso.
Battlefield 1 era un capolavoro: tutte quelle piccole chicche che lo rendevano unico si sono ormai perse.
Se BF6 per qualcuno è “spettacolare”, allora non ha mai giocato a BF1, dove “cadeva anche il cielo”.
E non mi si venga a dire che “così piace agli utenti”: no, è solo frustrante.
Quante volte vi capita di rimanere bloccati alla prima bandiera in Sfondamento?
Questi sono errori di design, come se il gioco fosse stato pensato inizialmente come qualcos’altro e poi rattoppato all’ultimo con meccaniche tipiche di Battlefield.
Sembra che si stia cercando di bilanciare l’imbilanciabile, e il risultato è un’esperienza incoerente, piena di compromessi.
Non scrivo questo post da hater, ma da giocatore che vuole bene a questo brand e che purtroppo non lo riconosce più.
Chi ha amato davvero Battlefield sa che non è mai stato perfetto — ma almeno, una volta, era Battlefield.